2. LE “POVERTÀ ” DEL SISTEMA
      ASSISTENZIALE NELLA STORIA

Il volontariato, così come è oggi concepito, nasce e si sviluppa all’interno del medesimo processo storico che ha accompagnato l’evoluzione del sistema assistenziale. Da quest’ultimo se ne è poi decisamente distaccato, pur mantenendo alcuni tratti comuni. Ecco perché risulta opportuno ripercorrere le linee evolutive dell’assistenza nella storia dei popoli sottolineando maggiormente quali siano state le iniziative giuridiche e amministrative a tal riguardo e, in particolare, come sia evoluta la cultura del povero e della povertà nella mentalità comune. E’ infatti questa cultura dell’assistenza che ci permette di individuare il reale rapporto tra la società e i poveri, riuscendo a motivare anche la riscoperta del volontariato che oggi si sta assistendo in Italia, per cui si è tesi alla realizzazione di una società in cui anche i poveri siano dei soggetti attivi e determinanti.
Certo tale obiettivo risulta oggi ancora utopistico, ma alcuni segni positivi sono stati già realizzati grazie la legge-quadro n.266 emanata nel corso del 1991. Con essa il volontariato da fatto meta-giuridico diventa soggetto giuridico ed acquista una regolamentazione e strutturazione anche a livello nazionale, ovviamente solo per quei gruppi che hanno deciso di voler lavorare insieme agli organi centrali o periferici pubblici. Solo in questo modo tale realtà potrà considerarsi un fenomeno permanente e organizzato, diventando così promotrice di un vero cambiamento sociale.